mercoledì 30 maggio 2001

Stuttgart - La scoperta dell'acqua calda

La nostra passione per i luoghi termali è nata quasi per caso, galeotta fu Stoccarda.

Se dovessi chiedermi o chiedere a qualcuno di indicarmi i primi 10, o anche 100 posti più esotici del mondo, sono quasi certa che Stoccarda non rientrerebbe fra questi.

Certo, vi hanno sede la Porsche e la Mercedes, ma non siamo dei patiti di turismo industriale, percui se non fosse stato che Georg stava facendo una stage in una emittente radio con sede in città, difficilmente vi avremmo trascorso una settimana.


Nessuno dei due sapeva che Stoccarda è una delle capitali del termalismo europeo, con le sue 19 fonti termali, i suoi 22 milioni di litri di acqua termale che sgorgano al giorno e il suo quartiere delle piscine; è inoltre il capoluogo del Baden-Wuerttemberg , la regione della Germania più ricca di acque termali, ma sinceramente non avevamo mai pensato alle terme come attrattiva per le nostre vacanze.

Un pomeriggio volevamo farci una nuotata, e dato che già conoscevamo le piscine tedesche, in genere luoghi molto gradevoli in cui passare qualche ora, ci siamo diretti verso il quartiere dei bäder.

Altro che piscina! Ci siamo ritrovati in un posto multifunzionale in cui tutte le funzioni avevano comunque lo stesso obiettivo: farci stare bene.

Come tutte le scoperte che si fanno da soli, sul campo, senza indicazioni
da guida, ci siamo sentiti come dei piccoli Hensel und Gretel che scoprono la casetta di marzapane.

Oltre a bagnini molto più gentili dei classici bagnini da guerra a cui eravamo abituati nelle piscine normali, l’atmosfera era molto più raffinata.

Potevamo sguazzare, gironzolare per il giardino in un sentiero d’acqua termale in cui getti sottomarini sospingevano in avanti i nostri corpi, potevamo giocare con cascatelle e champignon d’eau, farci sballottare dall’idromassaggio e provare piscine a diverse gradazioni per sentire la nostra circolazione fare ginnastica.


Tutto ciò però era solo l’inizio.

L’esperienza pionieristica che ci ha più segnati, è stato il primo approccio con la parte sauna “textilfrei”.

Al piano di sopra, lontano dagli schiamazzi dei festosi bagnati, si apriva a noi il mondo sacro delle saune.

Appena entrati ci è venuto incontro il classico odore da sauna: un misto fra legno nuovo e freschezza di essenze balsamiche.

L’ambiente era accogliente e caldo ed è stato da subito chiaro che il costume non ci serviva più; tutti gironzolavano con nonchalance completamente nudi e sembravano indaffarati, ma tranquilli, come se ognuno con molta calma seguisse un proprio copione, fatto di gesti ben precisi ma allora per noi misteriosi.

Essendo arrivati in quel posto con addosso il cappotto, ci pareva quantomeno strano che ci fosse gente sdraiata all’esterno su lettini da spiaggia, mostrando le nudità ad un timidissimo sole di marzo.

C’era chi stava con i piedi a bagno nell’acqua leggendo un giornale, chi stava impacchettato dalla testa ai piedi tipo mummia su lettini ergonomici a godersi il silenzio delle ruheraum, chi emergeva da una vasca-pozzo con scaletta, il cui cartello indicava “tauchbecken”, praticamente carotaggi della calotta artica!

Ci siamo avventurati in quel posto curiosi e un po’ imbarazzati.

Non è facile la prima volta stare nudi in una situazione sociale. Una volta superata la vergogna, si possono assaporare però sensazioni di libertà totale e la soddisfazione di trasgredire a tutte le regole sul pudore con cui ci hanno cresciuti.

In un luogo dove tutti sono nudi diventa fuori luogo l’essere vestiti.

Piano piano abbiamo cominciato a studiare le varie saune, le diverse temperature, le varie essenze, soprattutto, a studiare gli altri, come si comportavano.

Sentivamo che tutto era ritualizzato e stava a noi scoprire quei riti.
Da quella esperienza abbiamo iniziato a cercare ovunque luoghi termali e saune, in tutti i posti che abbiamo visitato, o addirittura ad incentrare lo scopo del nostro viaggio sulla loro ricerca, sempre e comunque, alla scoperta dell‘acqua calda.

1 commento:

georg ha detto...

Das Leuze Mineralbad
Am Leuzebad 4, 70190 Stuttgart
tel. +49.711.216.4210 (cassa)

Mineralbad Canstatt
Sulzerrainstraße 2, 70372 Stuttgart
tel. +49.711.216.9240

Portale ufficiale delle terme di Stoccarda:
www.stuttgart.de/baeder